Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/431

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no6 QUADERNO 9 (xiv) § (16). Grande potenza. "Politica estera. «Cosi la politica estera italiana, mirando sempre alla stessa mèta, è stata sempre rettilinea, e le sue pretese oscillazioni sono state in realtà determinate soltanto dalle incertezze e dalle contraddizioni altrui, com’è inevitabile nel campo internazionale dove infiniti sono gli elementi in contrasto» (Aldo Valori, «Corriere della Sera» del 12 maggio 1932)Che siano infiniti gli elementi di equilibrio di un sistema politico internazionale, è vero, ma appunto per ciò il sistema deve essere stabilito in modo che, nonostante le fluttuazioni «esterne», la propria linea non oscilli. La linea di uno Stato egemonico (cioè di una grande potenza) non oscilla perché esso stesso determina la volontà altrui, e non ne è determinato, perché si fonda su ciò che vi è di permanente e non di casuale e immediato nelle altrui volontà. Cfr Quaderno 13 (xxx), pp. 22a - 23. § (17). Passato e presente. Bibliografia. Nel « Corriere della Sera» del 12 maggio 1932 Arturo Marescalchi (Come vivono i rurali)1 parla di due libri, senza darne le indicazioni bibliografiche: uno del dott. Guido Mario Tosi studia il bilancio di una famiglia di piccoli proprietari nel Bergamasco (il bilancio è passivo); l’altro studio, diretto dal prof. Ciro Papi e compiuto dai dottori Filippo | Scarponi e Achille Grimaldi tratta del bilancio di una famiglia di mezzadri in provincia di Perugia nella media valle del Tevere. La famiglia del mezzadro è in condizioni migliori di quella del piccolo proprietario, ma anche questo bilancio è tutt’altro che sicuro. [Si tratta di due pubblicazioni dell’Istituto Nazionale di Economia' Agraria, che ha pubblicato anche un’inchiesta sulla nuova formazione di piccola proprietà coltivatrice nel dopoguerra. I libri sono in vendita presso Treves-Trec- cani-Tumminelli] \ § ( 18 ). Passato e presente. Santi Sparacio. Nel capitolo xxir della seconda parte del Don Chisciotte: «Phumani- sta» che accompagna Don Chisciotte e Sancio alla «cueva de Montesinos». «En el camino preguntó Don Quijote al primo de qué genero y calidad eran sus ejercicios, sus pro- fesion y estudios. A lo que él respondió que su profesion era