Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/484

Da Wikisource.

I932: note sul risorgimento italiano 1159 stria nei Balcani per illanguidirne la forza militare) perché questa azione fu circoscritta, di poco respiro e in ogni caso si ridusse a un episodio di organizzazione dell’attività militare franco-piemontese in Italia: lo stesso si dica per il 1866, quando qualcosa di simile fu pensato dal governo italiano e da Bismarck per la guerra contro l’Austria. Cercare, in caso di guerra, di indebolire il nemico suscitandogli nemici all’interno e su tutto il perimetro dei confini politico-militari non è elemento di un piano politico per l’Oriente, ma fatto di ordinaria amministrazione della guerra. Del resto, dopo il 60 e la formazione di uno Stato italiano di notevole importanza, l’inorientamento dell’Austria aveva un ben diverso significato internazionale e trovava consenziente tanto l’Inghilterra che la Francia napoleonica. Cfr Quaderno 19 (x), pp. 63*65. « § (94). Bibliografia. Gli scritti del padre Curci, dopo la sua con- 73 versione al cattolicesimo liberale, sono utili per stabilire la situazione intorno al 1880. La conversione del Curci, celebre e battagliero gesuita della «Civiltà Cattolica», rappresenta forse, dopo il 1870, il più gran colpo ricevuto dalla politica vaticana di boicottaggio del nuovo Stato unitario e l’inizio di quel processo molecolare che trasformerà il mondo cattolico fino alla fondazione del Partito Popolare. Scritti del nuovo periodo nell’attività del padre Carlo Maria Curci: Il moderno dissidio tra la Chiesa e l'Italia, considerato per occasione di un fatto particolare, IP ed. migliorata ed accresciuta, in 8°, pp. xn-276, 1878, L. 4,50; La nuova Italia e i vecchi zelanti. Studi utili ancora all’ordinamento dei partiti parlamentari, in 8°, pp. vm-256, 1881, L. 5,25; Il Vaticano Regio, tarlo superstite della Chiesa Cattolica. Studi dedicati al giovane clero ed al laicato credente, in 8°, pp. vm-336, 1883, L. 4,50; Lo scandalo del «Vaticano Regio», duce la Provvidenza, buono a qualche cosa, in 8°, pp. xvi-136, 1884, L. 2,25 (questi libri sono ancora in vendita presso l’Utet di Torino, secondo il catalogo del 1928) *. Cfr Quaderno 19 (x), p. 54. % ^J§T95). Argomenti di coltura. La tendenza a diminuir Vavversario. (cnSQuad. I, p. 48 bis;l. i^fr il cap. xiv della seconda parte delUon Chisciotte. Il cavaliere degli Specchi sostiene di aver vinto Don Chisciotte: «y héchole confesar que es mas hermosa mi Casildea que su Dulcinea; y en solo este vencimiento hago cuenta que he vencido â todos los caballeros del mundo, porque el tal Don Quijote que digo, los ha vencido a todos; y habiéndole yo vencido â él, su gloria, su fama, y su honra, se ha tranferido y pasado à mi persona, Y tanto el vencedor es mas honrado cuanto mas el vencido es reputado; 1