Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/547

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1222 QUADERNO IO (XXXIIl) rio degli in- « che un tal modo di concepire la tèllettuali, i quali concepiscono se stessi come gli arbitri e i 3tte politiche reali, quelli che impersonano la «catarsi» dal momento economico al momento etico-politico, cioè la sintesi del processo dialettico stesso, "sintesi che essi «manipolano» speculativamente nel loro cervello dosandone gli_elementi «arbitrariamente» (cioè passional- mente). Questa posizione giustifica il loro non «impegnarsi» interamente nell’atto storico reale ed è indubbiamente comoda: è £a posizione di Erasmo nei confronti della Riforma. Cfr Quaderno 8 (xxviii), p. 74 bis. 7. Definizione del concetto di storia etico-politica. rva che la storia etico-politica è una ipostasi arbitraria e meccanica del momento dell’egemonia, della direzione politica, del consenso, nella vita e nello svolgimento dell’attività dello Stato e della società civile^. Questa impostazione che il Croce ha fattctxlel-pf oblema storiografico riproduce la sua impostazione del problema estetico; il momento eti- co-pó liti co- è~ n el 1 a s t ò ri a ciocFeirmomentodeila^ forma» ( è nelITrtèT~e~la~«liricità xt.della storiarla « catarsi » della storia. Ma le cose non sono cosi semplici nella storia'comé nell’arte. Nell’arte la produzione di « liricità » è individuata perfettamente in un mondo culturale personalizzato, nel quale si può ammettere l’identificazione di contenuto e forma e la cosi detta dialettica dei distinti nell’unità dello spirito (si tratta solo di tradurre in linguaggio storicistico | il linguaggio speculativo, nel trovare cioè se questo linguaggio speculativo ha un valore strumentale concreto che sia superiore ai precedenti valori strumentali). Ma nella storia Toduzione della storia la rg( y resentazîonè~« indi vî- dualizzata»degii Stati e delle Nazioni è una mera metafora. occorre tare non sono e non possono essere presentate « speculativamente» sotto pena di cadere in una nuova forma di rettorica e in una nuova specie di « sociologia », che per essere « speculati-