Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/548

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1932-1935: LA FILOSOFIA DI B. CROCE I 1223 va» non sarebbe meno un’astratta e meccanica sociologia: _ _esse esistono come distinzioni di gruppi «verticali» e come stratificazioni «orizzontali», cioè come una coesistenza e giustapposmo nnesse coercizione statale e organizzate culturalmente in una «coscienza morale», contradditoria e « sin- cretistlcà». A questo punto occorre una critica della'conce- zfoSëTrociana del momento politico come momento della «passione» (inconcepibilità di una «passione» permanente e sistematica), la sua negazione dei «partiti politici» (che sono appunto la manifestazione concreta della inconcepibile permanenza passionale, la prova della contraddizione intima del concetto «politica-passione») e quindi l'inesplicabilità degli eserciti permanenti e dell’esistenza organizzata della burocrazia militare e civile, e la necessità per il Croce e per la filosofia crociana di essere la matrice delP« attualismo» gentiliano. Infatti solo in una filosofia ultra specula- tiva come quella attualistìca, queste contraddizioni e insufficienze" della filosofiaT^crociana trovano una composizione grmale e verbale, ma nello stesso tempo l'attualismo mostra in modo più evidente il carattere poco, concreto della Sosofia del Croce, cosi come il «solipsismo» documenta Fmtima debolezza della concezione soeaettiva-speculativa della realtà. e la storia etico-politica sia la storia dei momento dell’egemonia si può vedere da tutta una serie di scritti teorici del Croce (e non solo da quelli contenuti nel volume Etica e politica); di questi scritti occorrerà fare un’analisi concreta. Si può vedere anche e specialmente da alcuni accenni sparsi sul concetto di Stato. Per esempio in qualche luogo il Croce ha affermato che non sempre occorre ricercare lo «Stato» là dove lo indicherebbero le istituzioni ufficiali, perché talvolta esso potrebbe trovarsi invece nei partiti rivoluzionari1: l'affermazione non è naradossale secondo la concezione tato - egemonia - coscienza morale, perché può infatti accadere che la direzione politica e mora- el paese in un determinatoiranpn ma da una te non sia esercitata rgamzzazione «privata» e anche da un partito rivoluzionario. Ma nonF difficile mo-