Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/627

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IO (XXXIII) pregiudizio delP«oratore»: l’uomo politico deve essere 2X9fide -oratore o grande intellettuale", deve"avere il «crisma» del penio ecc ecc^i arriva poi allo stadio inferiore di certe regioni contadine o dei negri in cui per essere seguiti occorre avere la barba. Cfr Quaderno 7 (vii), p. 3,5bis. ( § 41). in. L’avvicinamento dei due termini etica e politica per indicare la più recente storiografia crociana è l’espressione delle esigenze in cui si muove il pensiero storico crociano: l'etica si riferisce all’attività della società civile, alLegemonia; la politica si riferisce all’iniziativa e alla coercizione statale-governativa. Quando c’è contrasto tra etica e politica, tra esigenze della libertà ed esigenze della forza, tra società civile e Stato-governo c’è crisi e il Croce giunge ad affermare che il vero «Stato», cioè la forza direttiva dell’impulso storico, occorre talvolta cercarlo non là dove si crederebbe, nello Stato giuridicamente inteso, ma nelle forze «private» e anche nei così detti rivoluzionari1. Questa proposizione del Croce è molto importante per intendere appieno la sua concezione della storia e della politica. Sarebbe utile analizzare in concreto queste tesi nei libri di storia del Croce in quanto vi sono incorporate concretamente. Cfr Quaderno 7 (vii), pp. 55 bis - 56. ( § 41 ). iv. "Si potrebbe dire che il Croce è l’ultimo uo- 8 mo del Ri|nascimento e che esprime esigenze e rapporti internazionali e cosmopoliti. Ciò non vuol dire che egli non sia un « elemento nazionale », anche nel significato moderno del termine, vuol dire che anche dei rapporti ed esigenze nazionali egli esprime specialmente quelli che sono più generali e coincidono con nessi di civiltà più vasti dell’area nazionale: l’Europa, quella che suole chiamarsi civiltà occidentale ecc. Il Croce è riuscito a ricreare nella sua personalità e nella sua posizione di leader mondiale della cultura quella funzione di intellettuale cosmopolita che è stata svolta quasi collegialmente dagli intellettuali italiani dal Medio Evo fino