Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/78

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I93°“i932: (miscellanea) 753 a quanto pare. È evidente che gli economisti non vogliono discutere la concezione dello Stato dello Spirito, ma è proprio questa la radice del dissenso. Lo Spirito, d’altronde, non vuole o esita a spingerli e incalzarli su questo terreno, perché la conseguenza sarebbe di suscitare una discussione politica generale e di far apparire l’esistenza di più partiti nello stesso partito, uno dei quali collegato strettamente con sedicenti senza partito: apparirebbe esistere un partito degli scienziati e dell’alta cultura. Da parte degli scienziati, d’altronde, sarebbe facile dimostrare tutta l’arbitrarietà delle proposizioni dello Spirito, e della sua concezione dello Stato, ma essi non vogliono uscire da certi limiti, che raramente trascendono l’indulgenza e la cortesia personale. Quello che è comico è la pretensione dello Spirito, che gli economisti gli costruiscano una scienza economica secondo il suo punto di vista. Ma nella polemica dello Spirito non tutto è da buttar via: ci sono alcune esigenze reali, affogate nella farragine delle parole «speculative». L’episodio perciò è da notare come un momentp della lotta culturale-poli- tica. Neiresposizione occorre appunto partire dalla concezione dello Stato propria dello Spirito e delPidealismo gen- tiliano, che è ben lungi dall’essere stata fatta propria dallo «Stato» stesso, cioè dalle classi dominanti e dal personale politico più attivo, cioè non è per nulla diventata (tutt’al- tro!) elemento di una politica culturale governativa. A ciò si oppone il Concordato (si oppone implicitamente, s’intende) ed è nota l’avversione del Gentile al Concordato, espressa nel 1928 (cfr articoli nel «Corriere della Sera» e discorsi di quel tempo) *; occorre tener conto del discorso di Paolo Orano | alla Camera (confrontare), nel 19302, tanto più si- bis gnificativo se si tien conto che Paolo Orano spesso ha parlato alla Camera in senso «ufficioso». Da tener conto anche della breve ma violenta critica del libro dello Spirito [Critica dell’Economia liberale) pubblicata nella «Rivista di Politica Economica» [(dicembre 1930)] da A. De Pietri Tonel- lidato che la rivista è emanazione degli industriali italiani (cfr la direzione: nel passato era organo dell’Associazione delle Società Anonime)4. Ancora: all’Accademia è stato chiamato P. Jannaccone, noto economista ortodosso, che »