Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/818

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1932-1933: (introduzione alla filosofia) 1493 proposizioni (che devono essere elaborate), conseguono, per lo storico della cultura e delle idee, alcuni criteri d’indagine e canoni critici di grande significato. Può avvenire che una grande personalità esprima il suo pensiero più fecondo non nella sede che apparentemente dovrebbe essere la più «logica», dal punto di vista classificatorio esterno, ma in altra parte che apparentemente può essere | giudicata estra- 70 bis nea. Un uomo politico scrive di filosofia: può darsi che la sua « vera » filosofia sia invece da ricercarsi negli scritti di politica. In ogni personalità c’è una attività dominante e predominante: è in questa che occorre ricercare il suo pensiero, implicito il più delle volte e talvolta in contraddizione con quello espresso ex professo. È vero che in un tale criterio di giudizio storico sono contenuti molti pericoli di dilettantismo e che nell’applicazione occorre esser molto cauti, ma ciò non toglie che il criterio sia fecondo di verità. Realmente il « filosofo » occasionale più difficilmente riesce ad astrarre dalle correnti che dominano nel suo tempo, dalle interpretazioni divenute dogmatiche di una certa concezione del mondo ecc.; mentre invece come scienziato della politica si sente libero da questi idola del tempo o del gruppo, affronta più immediatamente e con tutta originalità la stessa concezione, vi penetra nell’intimo e la sviluppa in modo vitale. A questo proposito è ancora utile e fecondo il pensiero espresso dalla Luxemburg sulla impossibilità di affrontare certe quistioni della filosofia della prassi in quanto esse non sono ancora divenute attuali per il corso della storia generale o di un dato aggruppamento sociale2. Alla fase economico-corporativa, alla fase di lotta per l’egemonia nella società civile, alla fase statale corrispondono attività intellettuali determinate che non si possono arbitrariamente improvvisare o anticipare. Nella fase della lotta per Pege- monia si sviluppa la scienza della politica; nella fase statale tutte le superstrutture devono svilupparsi, pena il dissolvimento dello Stato. Cfr Quaderno 4 (xm), pp. 79 bis - 80. 1