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i930_I932: (miscellanea) 761 la diplomazia. La diplomazia sanziona e tende a conservare le situazioni create dall’urto delle politiche statali; è creativa solo per metafora o per convenzione filosofica (tutta l’attività umana è creativa). I rapporti internazionali riguardano un equilibrio di forze in cui ogni singolo elemento statale può influire molto debolmente: Firenze poteva influire rafforzando se stessa, per esempio, ma questo | rafforzamento, se pure avesse migliorato la sua posizione nell’equilibrio italiano ed europeo non poteva certo essere pensato come decisivo per capovolgere l’insieme deU’equilibrio stesso. Perciò il diplomatico, per lo stesso abito professionale, è portato allo scetticismo e alla grettezza conservatrice. Nei rapporti interni di uno Stato, la situazione è incomparabilmente più favorevole all’iniziativa centrale, a una volontà di comando, cosi come la intendeva il Machiavelli. Il giudizio dato dal De Sanctis del Guicciardini è molto più realistico di quanto il Treves creda \ È da porre la domanda perché il De Sanctis fosse meglio preparato del Treves a dare questo giudizio storicamente e scientificamente più esatto. Il De Sanctis partecipò a un momento creativo della storia politica italiana, a un momento in cui l’efficienza della volontà politica, rivolta a suscitare forze nuove ed originali e non solo a calcolare su quelle tradizionali, concepite come impossibili di sviluppo e di riorganizzazione (scetticismo politico guicciardinesco), aveva mostrato tutta la sua potenzialità non solo nell’arte di fondare uno Stato dall’interno ma anche di padroneggiare i rapporti internazionali, svecchiando i metodi professionali e abitudinari della diplomazia (con Cavour). L’atmosfera culturale era propizia a una concezione più comprensivamente realistica della scienza e dell’arte politica. Ma anche senza questa atmosfera era impossibile al De Sanctis di comprendere Machiavelli? L’atmosfera data dal momento storico arricchisce i saggi del De Sanctis di un pathos sentimentale che rende più simpatico e appassionante l’argomento, più artisticamente espressiva e cattivante l’esposizione scientifica, ma il contenuto logico della scienza politica potrebbe essere stato pensato anche nei periodi di peggiore reazione. Non è forse la reazione an- ch’essa un atto costruttivo di volontà? E non è atto volon- 762 QUADERNO 6 (