Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/12

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1932: PER LA STORIA DEGLI INTELLETTUALI 1515 oterecen- osi si viene for- privilegi statali legati alla proprietà. Ma il monopolio delle superstrutture da parte degli ecclesiastici (da esso è nata Taccezione generale di «intellettuale» — o di « specialista » — della parola «chierico», in molte lingue di origine neolatina o influenzate fortemente, attraverso il latino chiesastico, dalle lingue neolatine, col suo correlativo di «laico» nel senso di profano - non specialista) non è stato esercitato senza lotta e limitazioni, e quindi si eTavuto il nascere, in varie forme (da ricercare e studiare concretamente) di altre câtë- gorie.Tavorite e ingrandite dal rafforzarsi del trale del monarca,Tmo airassolïïtismô. ' mando l'aristocrazia della toga, con suoi propri privilegi; un ceto di amministratori ecc., scienziati, teorici, filosofi non ecclesiastici ecc. Siccome queste varie categorie di intellettuali tradizionali sentono con «spirito di corpo» la loro ininterrotta continuità storica e la loro «qualifica», cosi essi pongono se stessi come autonomi e indipendenti dal gruppo sociale dominante; questa auto-posizione non è senza conseguenze nel campo ideologico e politico, conseguenze di vasta portata (tutta la filosofia idealista si può facilmente connettere con questa posizione assunta dal complesso sociale degli intellettuali e si può definire Tespressione di questa utopia sociale per cui gli intellettuali si credono «indipendenti», autonomi, rivestiti di caratteri loro proprii ecc. Da notare però che se il papa e l’alta gerarchia della Chiesa si credono più esa Agnelli e Benni, lo stesso non è per Gentile e Croce, per ,roce. specialmente, si sente lega risentile e a Platone, ma egli non nasconde, anzi, di es- sere legato ai senatori Agnelli e Benni e in ciò appunto è da osofia del Croce ). ricercare i]j:arattere più rileva uesta ricerca sulla storia degli intellettuali non sarà di carattere «sociologico», ma darà luogo a una serie di saggi di « storia della cultura» (Kulturgeschichte) e di storia della scienza politica. Tuttavia sarà difficile evitare alcune forme schematiche e astratte che ricordano quelle della « sociologia»: occorrerà pertanto trovare la forma letteraria più adatta perché Tesposizione sia «non-sociologica». La prima