Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/148

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1932-i934: noterelle sul machiavelli 1651 inglese aveva centralizzato «organicamente» l’esecuzione del piano nella nave ammiraglia : le unità della flotta dovevano «attendere ordini» volta per volta. Il comando tedesco invece aveva spiegato a tutti i comandi subalterni il piano strategico generale e aveva lasciato alle singole unità quella certa libertà di manovra che le circostanze potevano richiedere. La flotta tedesca si comportò molto bene. La flotta inglese invece fu impacciata, corse molti rischi, ebbe gravi perdite, e nonostante la sua superiorità, non potè conseguire fini strategici positivi: a un certo punto l’ammiraglio perdette le comunicazioni con le unità combattenti e queste commisero errori su errori. (Sulla battaglia dello Jiitland ha scritto un libro Epicarmo Corbino)2. Cfr Quaderno i (xvi), pp. 49bis, 51 bis - 52. §(39)* Italo Chittaro, La capacità di comando, Casa Editrice De Alberti, Roma. Da una recensione di V. Va- ranini nella «Fiera Letteraria» del 4 novembre 1928 pare che nel libro del Chittaro sono contenuti spunti molto interessanti anche per la scienza politica. Necessità degli studi storici per la preparazione professionale degli ufficiali. Per comandare non basta il semplice buon senso: questo, se mai, è il frutto di un profondo sapere e di lun|go esercizio. La capacità di comando è specialmente importante per la fanteria: se nelle altre armi si diventa specialisti di compiti particolari, nella fanteria si diventa specialisti nel comando, cioè del compito di insieme: necessità quindi che tutti gli ufficiali destinati a gradi elevati abbiano tenuto comandi di fanteria (cioè prima di essere capaci a ordinare le «cose» occorre essere capaci a ordinare e guidare gli uomini). Considera infine la necessità della formazione di uno Stato Maggiore numeroso, valido, popolare tra le truppel. Cfr Quaderno 1 (xvi), pp. 63bis - 64. § {40 ). G. Gentile e la filosofia della politica. Cfr l’articolo pubblicato da G. Gentile nello «Spectator» del 3 novembre 1928 e ristampato nell’«Educazione fascista». «Fi-