Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/468

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i934-I935: (risorgimento italiano) 1969 zionali, che fanno dell’unificazione nazionale un compito storicamente concreto (cioè non solo possibile, ma necessario), è certo che solo dopo P89 questo compito diventa consapevole in gruppi di cittadini disposti alla lòtta e al sacrificio. La Rivoluzione francese, cioè, è uno degli eventi europei che maggiormente operano per approfondire un movimento già iniziato nelle «cose», rafforzando le condizioni positive (oggettive e soggettive) del movimento stesso e funzionando come elemento di aggregazione e centralizzazione delle forze umane disperse in tutta la penisola e che altrimenti avrebbero tardato di più a «incentrarsi» e com- Iprendersi tra loro. Su questo stesso argomento è da vedere l’articolo di Gioacchino Volpe: Storici del Risorgimento a Congresso nell’« Educazione Fascista» del luglio 19324. Il Volpe informa sul Ventesimo Congresso della Società Nazionale per la Storia del Risorgimento, tenuto a Roma nel maggio-giugno 1932. La storia del Risorgimento fu prima concepita prevalentemente come «storia del patriottismo italiano». Poi essa cominciò ad approfondirsi, «ad essere vista come vita italiana del xix secolo e quasi dissolta nel quadro di quella vita, presa tutta in un processo di trasformazione, coordinazione, unificazione, ideali e vita pratica, coltura e politica, interessi privati e pubblici». Dal secolo xix si risali al secolo xvm e si videro nessi prima nascosti, ecc. Il secolo xviii «fu visto dalPangolo visuale del Risorgimento, anzi come Risorgimento anch’esso: con la sua borghesia ormai nazionale; con il suo liberalismo che investe la vita economica e la vita religiosa e poi quella politica e che non è tanto un "principio" quanto una esigenza di produttori; con quelle prime concrete aspirazioni ad "una qualche forma di unità” (Genovesi), per la insufficienza dei singoli Stati, ormai riconosciuta, a fronteggiare, con la loro ristretta economia, la invadente economia di paesi tanto più vasti e forti. Nello stesso secolo si delineava anche una nuova situazione internazionale. Entravano cioè nel pieno giuoco forze politiche europee interessate ad un assetto più indipendente e coerente e meno staticamente equilibrato della penisola italiana. In- somma, una "realtà” nuova italiana ed europea, che dà si-