Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/496

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i934"I935: (risorgimento italiano) 1997 di fiaccole fumose e maneggiando pugnali. Un filo che ci guidi in mezzo a questo labirinto non c’è ed è vano chiederlo al Nicolli, che pure ha fatto del suo meglio per trovarlo. Si tenga anche soltanto presente la Carboneria, che è in un certo modo il gran fiume nel quale convogliano tutte le altre società segrete». Il Nicolli si è proposto di «raccogliere sinteticamente quanto da valenti storici è stato finora scritto» sulle società segrete nel Risorgimento *. Si può osservare: i°) che la molteplicità delle sètte, dei programmi e dei metodi, oltre all’essere dovuta “ al carattere clandestino del movimento settario, è certamente dovuta anche alla primitività del movimento stesso, cioè all’assenza di tradizioni forti e radicate, e quindi all’assenza di un organismo «centrale» saldo e con indirizzo fermo; 20) la molteplicità può sembrare più «morbosa» di quanto fosse realmente per la soverchia pedanteria erudita del ricercatore: realmente, in ogni tempo, esistono movimenti «settari» bizzarri e curiosi, ai quali non si bada neanche, in maggior misura di quanto non si supponga comunemente. Cfr Quaderno 9 (xiv), pp. 71 - 71 bis. % § (9). Correnti popolari nel Risorgimento. Carlo Bini (cfr Le più belle pagine di Carlo Bini, raccolte da Dino Pro- venzal)1. Giovanni Rabizzani, in uno studio su Lorenzo Sterne in Italia (forse nella collezione «L’Italia negli scrittori stranieri» dell’editore Rocco Carabba)2 ricorda il Bini e rileva un notevole contrasto tra i due: lo Sterne più incline alle analisi sentimentali e meno scettico, il Bini più attento ai problemi sociali, tanto che il Rabizzani lo chiama addirittura socialista3. In ogni caso è da notare che Livorno fu delle pochissime città che nel 1848-49 vide un profondo movimento popolare, un intervento di masse plebee che ebbe vasta ripercussione in tutta la Toscana e che mosse a spavento | i gruppi moderati e conservatori (ricordare le Memorie di G. Giusti)4. Il Bini è da vedere perciò, accanto al Montanelli, nel quadro del 1849 toscano. Cfr Quaderno 9 (xiv), p. 71 bis. aNel ms: «dovuto»