Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/566

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i934‘I935: (risorgimento italiano) 2067 Pare che gli eventi napoletani non possano essere contrapposti a quelli francesi; anche in Francia ci fu un tentativo di alleanza | tra monarchia, nobili e alta borghesia dopo un inizio di rottura tra nobili e monarchia. In Francia però la rivoluzione ebbe la forza motrice anche nelle classi popolari che le impedirono di fermarsi ai primi stadi, ciò che mancò invece nell'Italia meridionale e successivamente in tutto il Risorgimento. Occorre inoltre tener presente che il movimento napoletano avvenne dopo quello francese, quando la monarchia era sotto l'incubo del terrore francese e vedeva un nemico in chiunque parteggiasse per le idee innovatrici, fosse nobile o borghese. Il libro del Cortese è da vedere. Cfr Quaderno 3 (xx), pp. 57bis - 58. 4 § {46). Il popolo nel Risorgimento. 1) Vedere il volume di Niccolò Rodolico: Il popolo agli inizi del Risorgimento, Firenze, Le Monnier, in 8°, pp. 312.2) Nello statuto della Società segreta Esperia fondata dai fratelli Bandiera si legge: «Non si facciano, se non con sommo riguardo, affiliazioni tra la plebe, perché dessa quasi sempre per natura è imprudente e per bisogno corrotta. È da rivolgersi a preferenza ai ricchi, ai forti e ai dotti, negligendo i poveri, i deboli, gli ignoranti»1 (da verificare). Occorre raccogliere tutte le osservazioni che nel primo periodo del Risorgimento (prima del 48) si riferiscono a questo argomento e vedere l'origine di questa differenza. Una causa è da ricercare nei processi che seguirono il tentativo di rivolta militare del 21 in Piemonte e altrove: differenza di atteggiamento tra soldati e ufficiali; i soldati o tradirono spesso o si mostrarono molto deboli dinanzi ai giudizi nelPistruzione dei processi. Atteggiamento di Mazzini prima e dopo l’insurrezione del febbraio 1853 a Milano; dopo il 1853 sono da vedere le sue istruzioni a Crispi per la fondazione di sezioni del Partito d'Azione in Portogallo, | nelle quali si raccomanda di mettere un operaio in ogni Comitato di trez. Cfr Quaderno 3 (xx), p. 58 bis. 129 130 2o68 quaderno 1