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2214 QUADERNO 23 (vi) § {26). Leonida Répaci. È uscito il primo volume di un romanzo cosi detto «ciclico» di Leonida Répaci I fratelli Rupe (Milano, Ceschina, 1932, L. 15) che, nel suo complesso dovrebbe rappresentare lo sviluppo della vita italiana, nel primo trentennio del secolo, visto dalla Calabria (nella prefazione il Répaci presenta il piano dell’opera) \ A parte la gagliofferia morale del titolo, è da domandarsi se la Calabria abbia avuto in questo tempo una funzione nazionale rappresentativa e in generale se in Italia la provincia abbia avuto una funzione progressiva o qualunque altra funzione, nel dirigere un qualsiasi movimento nel paese, nel selezionare i dirigenti, nel rinfrescare l’ambiente chiuso, rarefatto o corrotto dei grandi centri urbani della vita nazionale. In realtà la provincia (e specialmente nel Mezzogiorno) era, come dirigenti, molto più corrotta del centro ( nel Mezzogiorno le masse popolari domandavano dirigenti del Settentrione per i loro istituti economici) e i provinciali inurbati, troppo spesso, apportavano una nuova corruzione, sotto forma di pagliettismo meschino e di mania di bassi intrighi. Un esempio caratteristico di ciò sono stati proprio i fratelli Répaci, emigrati da Palmi a Torino e a Milano. I fratelli Rupe, si capisce, sono i fratelli Répaci; ma, se si eccettua Mariano, dov’è il carattere rupestre degli altri, di Ciccio e di Leonida? Il carattere «ricotta e fango» prevale, con la gagliofferia morale di pretendersi «rupe», niente di meno. È da osservare che il «Répaci Leonida» manca di ogni fantasia inventiva, per non parlare di quella creatrice; ha solo una certa mediocre disposizione ad ampliare meccanicamente (per aggregazione, per inflazione, per «sincretismo») la serie di fatterelli «drammatici» in tono minore, che caratterizzano la storia aneddotica della maggioranza delle famiglie piccolo-borghesi italiane (specialmente meridionali) in questo inizio di secolo, e che hanno caratterizzato anche la famiglia Répaci, assunta da Leonida a sostanza mitologica della propria «scritturazione». Questo processo di gonfiamento meccanico può essere dimostrato analitica- mente. Ed è poi una strana mitologia quella del Répaci, priva di umanità seria e pudica di se stessa, priva di dignità, di