Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/714

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i934: critica letteraria 2215 decoro, per non parlare della grandezza etica; l'impudicizia da puttanella di infimo ordine, è la caratteristica di Leonida nei riguardi dei suoi famigliari. L'Ultimo Cireneo1, con le disgustose scene del dibattersi osceno di suo fratello Ciccio, divenuto impotente non per invalidità di guerra, ma per cause fisiologiche forse di origine luetica (Ciccio non arrivò al fronte e le sue prodezze militari sono quelle di Leonida che fu uomo coraggioso e ardito prima di impoltronirsi nella vanità letteraria) mostra di quale tempera sia l’umanità di Leonida (anche nei Fratelli Rupe c’è un impotente), il quale, si direbbe, è capace di attristarsi che nella sua famiglia non ci sia stato un incesto per poter scrivere un romanzo e dire che i «Rupe» hanno conosciuto tutte le tragedie, anche quella di Fedra e di Edipo. Cfr Quaderno 9 (xiv), pp. 36-37. § (27). Arnaldo Fratelli. È il critico letterario della «Tribuna» e appartiene alla schiera intellettuale dei Forges che isterilisce la terra ove pone piede. Ha scritto un romanzo Capogiro (Milano, Bompiani, 1932). Frateili: si presenta alla fantasia come appare in una caricatura-ritratto pubblicata dalP«Italia Letteraria»: una faccia da fesso pretenzioso con la goccetta al naso. Prende tabacco il Frateili? Ha il cimurro il Frateili? Perché quella goccetta? Si tratta di un errore «zincografico»? di un colpo di matita fuori programma? E perché allora il disegnatore non ha cancellato la goccetta? Problemi angosciosi: i soli | che si pongono a 35 proposito del Frateili \ Cfr Quaderno 9 (xiv), pp. 37-38. §(28). Letteratura di guerra. Vedere il cap. ix: «Guerre et Littérature» del volume di B. Cremieux sulla Littérature Italienne (ed. Kra, 1928, pp. 243 sgg.)1. Per il Cremieux la letteratura italiana di guerra segna una scoperta del popolo da parte dei letterati. Ma il Cremieux esagera! Tuttavia il capitolo è interessante e da rileggere. D’ai- 2216 QUADERNO