Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
i934: critica letteraria 2241 rati parigini, aggiunse che alla fine di esso il celebre romanziere irlandese Ja|mes Joyce, chiacchierando con lui della letteratura italiana moderna, gli aveva detto: — Ma voialtri italiani avete un grande prosatore e forse neanche lo sapete — Quale? — Italo Svevo, triestino»\ Il Linati dice che nessuno conosceva quel nome, come non lo conosceva il giovane letterato che aveva parlato col Joyce. Il Montale riuscì finalmente a « scoprire» una copia di Senilità e ne scrisse sul- r«Esame». Ecco come i letterati italiani hanno «scoperto» Svevo «fieramente». Si tratta di un puro caso? Non pare. Per la « Fiera Letteraria »a sono da ricordare almeno altri due «casi», quello degli Indifferenti di Moravia e quello del Malagigi di Nino Savarese, di cui parlò solo dopo che fu indicato da un concorso a premio letterario5. In realtà questa gente si infischia della letteratura e della poesia, della cultura e dell’arte: esercita la professione di sacrestano letterario e nulla più. Cfr Quaderno 3 (xx), pp. .59 - 59 bis. t §(46). Occorre ricordare onorevolmente, nel campo della letteratura per i ragazzi, «Il Giornalino della Domenica» diretto da Vamba, con tutte le sue iniziative e le sue organizzazioni. Per la collaborazione di padre Pistelli (esempio raro di un grande filologo che lavora genialmente per i ragazzi) cfr l'articolo di Lea Nissim Omero Redi e le «Pistole» nella «Nuova Antologia» del i° febbraio 1928 Cfr Quaderno 3 (xx), p. ^9 bis. § (47). Criteri. Essere un'epoca. Nella «Nuova Antologia» del 16 ottobre 1928 Arturo Calza scrive: «Bisogna cioè riconoscere che - dal x 914 in qua - la letteratura ha perduto non solo il pubblico che le forniva gli alimenti (!), ma anche quello che le forniva gli argomenti. Voglio dire che in questa ( nostra ) società europea, la quale traversa ora uno di quei momenti più acuti e più turbinosi di crisi morale
- Nel ms: «Italia Letteraria»