Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/741

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2242 QUADERNO 23 (vi) e spirituale che preparano (!) le grandi rinnovazioni, il filosofo, e dunque anche, necessariamente, il poeta, il romanzie- 63 re e il drammaturgo - vedono intorno a sé piuttosto una società "in divenire” che una società assestata e assodata in uno schema definitivo (!) di vita morale e intellettuale; piuttosto vaghe e sempre mutevoli parvenze di costumi e di vita che non vita e costumi saldamente stabiliti e organizzati; piuttosto semi e germogli, che non fiori sbocciati e frutti maturati. Ond'è che - come scriveva in questi giorni egregiamente il Direttore della "Tribuna” (Roberto Forges Da- vanzati), e hanno ripetuto poi e anzi "intensificato” altri giornali — "noi viviamo nella maggiore assurdità artistica fra tutti gli stili e tutti i tentativi, senza più capacità di essere un’epoca”» \ Quante parole inutili tra il Calza e il Forges Davanzati. Forse che solo oggi c’è stata una crisi storica? E non è anzi vero che proprio nei periodi di crisi storica, le passioni e gli interessi e i sentimenti si arroventano e si ha in letteratura il «romanticismo»? Gli argomenti dei due scrittori zoppicano e si rivoltano contro gli argomentatori: come mai il Forges Davanzati non si accorge che il non aver capacità di essere un'epoca non può limitarsi all'arte ma investe tutta la vita? L’assenza di un ordine artistico (nel senso in cui può intendersi l'espressione) è coordinata all’assenza di ordine morale e intellettuale, cioè all’assenza di sviluppo storico organico. La società gira su se stessa, come un cane che vuol prendersi la coda, ma questa parvenza di movimento non è svolgimento. Cfr Quaderno‘3 (xx), pp. 63bis - 64. § ( 48 ). Antonio Fradeletto. Già radicale massone, convertito poi al cattolicismo. Era un pubblicista retorico sentimentale, oratore delle grandi occasioni1, rappresentava un tipo della vecchia cultura italiana che pare tenda a sparire in quella forma primitiva, perché il tipo si è universaliz- 64 zato e stemperato. Scrittori di argomenti artistici, letterari e «patriottici». In ciò appunto consisteva il tipo: che il patriottismo non era un sentimento diffuso e radicato, lo stato d’animo di uno strato nazionale, un dato di fatto, ma una