Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/835

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2336 QUADERNO 28 (ili) tura ebbe certo in Italia le sue prime manifestazioni organiche e razionali. Del resto, tutto questo parlare di artigianato e di artigiani è fondato su un equivoco grossolano: perché nell’artigianato esiste un lavoro in serie e | standardizzato dello stesso tipo «intellettuale» di quello della grande industria razionalizzata: l’artigiano produce mobili, aratri, roncole, coltelli, case di contadini, stoffe ecc. sempre di uno stesso tipo, che è conforme al gusto [secolare] di un villaggio, di un mandamento, di un distretto, di una provincia, al massimo di una regione. La grande industria cerca di standardizzare il gusto di un continente o del mondo intero per una stagione o per qualche anno; Tartigianato subisce una standardizzazione già esistente e mummificata di una valle o di un angolo del mondo. Un artigianato a «creazione individuale» arbitraria incessante è cosi ristretto che comprende solo gli artisti nel senso stretto della parola (e ancora: solo i «grandi» artisti che diventano «prototipi» dei loro scolari). Il libro del Fanelli eccelle per il lorianismo: ma può essere esaminato in altre rubriche: «Americanismo» e «Passato e Presente». ► Cfr Quaderno 5 (ix), pp. 70-71. § (18). Lfaltimetria, i buoni costumi e Vintelligenza. Neir«utopia» di Ludovico Zuccolo: Il Belluzzi 0 la Città felice ristampato da Amy Bernardy nelle «Curiosità letterarie» delPed. "Zanichelli (che non è precisamente un’utopia, perché si parla della repubblica di S. Marino) si accenna alla teoria loriana dei rapporti tra Taltimetria e i costumi umani1. L. Zuccolo sostiene che «gli uomini di animo rimesso o di cervello ottuso si uniscono più facilmente a consultare degli affari comuni»: questa sarebbe la ragione della saldezza degli ordinamenti di Venezia, degli Svizzeri e di Ragusa, mentre gli uomini di natura vivace ed acuta, come i fiorentini, sono portati alla sopraffazione o «a occuparsi dei privati interessi senza punto occuparsi dei pubblici». Come allora spiegarsi che i Sanmarinesi, di natura vivace ed acuta, abbiano tuttavia conservato per tanti secoli un go¬