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lettera dell’autore a chi legge |
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non avendo nulla, posseggono ogni cosa: cioè di non mandarle
a persona, e d’indirizzarle a ognuno; e cosí, non avendo
elleno particolar protezione di alcuno, aranno la difesa generale
di tutti; purché elle sieno tali che lo meritino: perciocché
il favore altrui, se ben fosse di re o d’imperadore, non
vale e non giova niente; perciocché a ogni modo senza alcun
rispetto ne dice ognuno la sua opinione. Ma se dette mie
commedie vorranno fare a mio senno, si rattristeranno poco
dei biasimi, né anche si rallegreranno molto delle lodi, se per
avventura ne saranno date loro; ma, confidandosi e sperando
nel tempo, giusto giudice, si rapporteranno a lui, che a lungo
andare si conforma sempremai con la veritá.