Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/123

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L'interno della Terra IOI dità. In ioo.ooo.ooo d’anni il raffreddamento sarebbesi propagato sino a circa 160 miglia (256 Km.) al disotto della superfìcie. Entro i 237 milioni di anni sarebbero raggiunte delle profondità di 240 miglia (384 Km.); e perfino dopo un lasso di tempo di 600 milioni di anni la temperatura originaria dell’interno della terra rimarrebbe assai prossima a quella dell’inizio suo. A circa 300 miglia (480 Km.) dalla superficie l’interno non subirebbe influenza alcuna dal trascorrere di tempo ossia perdita di calore. Questa teoria ha un interesse speciale perchè essa fu per lungo tempo ritenuta essere la più promettente spiegazione del corrugarsi della crosta della Terra. La crosta la più esteriore, ossia la corteccia dopo il raffreddamento rimarrebbe naturalmente inalterata nelle dimensioni ; ma tutto il tempo la crosta più interna 0 la zona interna di essa, che è stato supposto vada sempre raffreddandosi, continuerebbe a contrarsi. Al disotto di 160 miglia non vi sarebbe contrazione ; lo stato delle cose rimanendo ivi lo stesso per 100 milioni di anni. Ma tra questi due livelli vi sarebbe una grande contrazione, poiché grandi cambiamenti di dimensioni, e la più grande alterazione avrebbe luogo a circa sessanta miglia sotto la superficie (Km. 96). La contrazione di questa zona mediana, mentre la più esterna buccia ed il più intimo interno rimarrebbero invariati, avrebbe prodotto « delle spinte orizzontali » nella buccia esterna, poiché quando essa divenne troppo larga per la contraentesi crosta sottostante, essa avrebbe cominciato a rassettarsi. L’illustrazione famigliare delle rughe sopra una mela avvizzita sarà presente a tutte le menti. Il livello di nessuno sforzo. Noi avremo allora una corteccia esteriore che è troppo larga; la sua troppo grande dimensione la fa ripiegare all’indentro sovra se stessa orizzontalmente.