Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/166

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CAPITOLO VII. L’azione vulcanica. L'acqua come agente plasmatore - Le roccie le più antiche - Sforzi deila Terra - Moti vulcanici verso l’esterno - La teoria esplosiva dei terremoti - Linee di debolezza sulla crosta della Terra - Vulcani e movimenti della crosta - Classificazione di lave. Fino a questo punto noi abbiamo intrapreso a considerare il corpo del pianeta, il suo interno e la sua più intima costituzione. Egli è ora necessario di ricercare quali cambiamenti furono prodotti sulla sua superficie e nella sua crosta esteriore dagli agenti che furono all’opera mentre la sua forma generale e la sua massa erano rozzamente stereotipate. Simili agenti, alcuni dei quali grandi, altri più grandi, ed altri meno sono tutt’ora al lavoro. Vi è l’alterazione prodotta dall’acqua; e l’alterazione prodotta da quell’azione combinata di gaz e di calore che risulta dall’azione vulcanica. Vi sono le variazioni prodotte dall’aria : dal caldo e dal freddo ; e dalla presenza di vegetazione e della vita organica in generale. L’acqua come un agente plasmatore. Noi possiamo supporre che l’acqua esistesse sulla Terra prima che la Terra avesse raggiunto il suo completo sviluppo, oppure avesse cessato di appropriarsi i frammenti planetarii, scopandoli via con se sul suo percorso. Quest’acqua esisteva forse prima di tutto in innumerevoli piccoli laghetti ; e l’acqua e l’aria pertanto modellavano la faccia della Terra, tal