Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/17

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CAPITOLO 1. La formazione di sistemi solari. Attrazione mutua di corpi celesti in vicinanza l’un dell’altro - Nebulose e loro classificazione - Ipotesi di Laplace circa le nebulose - Evoluzione di elementi - Obbiezioni all’ipotesi di Laplace - Nebulose a spirale - Limite di Roche - Avvicinamento di sistemi solari - La formazione di una spirale - Ipotesi di Chamberlin e di Atoulton - Modificazioni della teoria dì Laplace - Corsi di stelle. Tra i fatti usuali quotidianamente osservati non ve n' ha alcuno di utilità maggiore nell’illustrare le cause che precedono la nascita dei mondi, di quanto lo sia il fenomeno delle maree. Le maree forniscono una illustrazione incessante dell’effetto di quell’attrazione mutua che tutti i corpi hanno l’uno per l’altro, la quale vien detta la legge di gravità. Le acque sono rialzate davanti agli occhi nostri in risposta all’attrazione esercitata su di esse dal più prossimo tra i vicini della Terra, la Luna, o dal più grande, il Sole. Esse ritornano indietro nuovamente in ossequio all’operazione dell’influenza accoppiata dell’attrazione della Terra e della loro propria inerzia. Per il momento, l’effetto della legge d’inerzia, per la qual legge ciascun corpo persevera nel suo stato di riposo o di moto, può essere trascurato acciocché l’attenzione possa essere concentrata sul quadro delle acque mobili della Terra innalzate dalla loro sfera verso il corpo celeste che le attrae. Se noi potessimo raffigurarci alla mente la Terra come un corpo intieramente liquido, allora l’aspetto E. S. Ghew 1