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Lo sviluppo di un pianeta
lazioni della superficie del mondo noi abbiamo già
dianzi accennato. Essi lasciano la loro impronta nello
schiacciamento e nel piegamento delle roccie ; e questi
modi di piegamento sembrano aver avuto una pre¬
valenza straordinaria negli annali geologici primissimi,
i quali noi possiamo leggere, perchè le roccie Archeane
sono quasi universalmente raggrinzate, e spesso in
ogni sorta di maniera. Non vi è indizio che il ripie¬
gamento fosse allora limitato ai bordi dei continenti :
sembra, al contrario, che esso abbia influenzato l'in¬
tiera superficie del paese. Noi possiamo metter innanzi
l’ipotesi che nei tempi Archeani il raggrinzamento
abbia avuto luogo molto più frequentemente. Nella
più recente storia del pianeta, quando le grandi roccie
sedimentarie, gli schisti, i calcari, le puddinghe e le
arenarie furono depositate, il corrugamento sembra
aver avuto luogo piuttosto ad intervalli lunghi, con¬
trassegnando per tal modo delle grandi divisioni di
tempo. Questi raggrinzamenti più recenti sono, come
noi dovevamo aspettarci dalle supposizioni di già fatte,
principalmente limitati a quei posti di maggior de¬
bolezza nella crosta della Terra.
Moti vulcanici verso l'esterno.
Noi dovremo poi far ritorno al considerare questi
processi quali agenti di fabbricazione di montagne.
Tuttavia presentemente noi possiamo proseguire nel
nostro esame dell’azione vulcanica nel suo contribuire
alla struttura ed al carattere della crosta planetaria.
I grandi movimenti che producono un raggrinzamento
sono per ipotesi risultati dalla caduta verso l’interno
della crosta. 1 movimenti vulcanici sono considerati,
al contrario, come movimenti verso l’esterno — seb¬
bene sia affatto evidente che per ogni libbra di ma¬
teria mossa verso l’esterno un’altra libbra debba muo¬