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242 Lo sviluppo di un pianeta serbatoi locali dei vulcani isolati non possono star molto lontano sotto la superficie; ma il caso è differente con i serbatoi grandi o permanenti intercrostali, che sono stati supposti. Harker osserva, circa questi profondi serbatoi, che « noi dobbiamo ricercare la causa immediata dell’azione ignea, non già nella generazione del calore, ma nella diminuzione di pressione, in certe parti situate profondamente nella crosta, dove la roccia solida e quella liquefatta stanno approssimativamente in equilibrio termico ». (In tale mistura una diminuzione di pressione, come la rimozione della pressione dalla superfìcie di un liquido che bolle o di un liquido al suo punto di ebollizione, produrrebbe un cambiamento di relazioni analogo a quello di alterare la temperatura). Un simile bacino di magma, o serbatoio generatore, è efficace come una fonte che fornisce il minerale per processi estrusivi o processi intrusivi: esso può diventare, in stadi particolari, congelato solidamente e quindi essere di nuovo liquefatto; esso può essere diviso, come scema l’attività, in serbatoi minori. Non è possibile il dire con certezza a quali profondità esistano questi serbatoi di magma : ma si è congetturato che una profondità probabile sia quella di trenta o quaranta miglia (da 50 a 65 Km.). Le roccie ignee sono, 0 furono, preparate in tali crogiuoli naturali. Serbatoi di roccie. Tutti gli elementi conosciuti del pianeta possono essere ritrovati nelle roccie ignee ; sebbene otto soltanto fra di essi : ossigeno, silicio, alluminio, ferro, calcio, magnesio, sodio e potassio siano i costituenti principali. Questi elementi formano svariate combinazioni chimiche, e da queste ne provengono varii minerali; dai minerali sono derivate le roccie. L’unione dell'ossigeno cogli altri sette elementi è la chiave prin-