Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/265

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Fattori di struttura 241 Roccie ignee. Ad alcuni stadi nella storia del pianeta — e forse ciò fu soltanto possibile a certi stadi di sviluppo del pianeta — il liquido delle roccie fluì da quei serbatoi di materia liquefatta sovra alcune parti della superfìcie del pianeta (1). Ma una parte, di gran lunga la più grande, della crosta del pianeta consiste non già di materiale roccioso che ha fluito su di essa, ma di materiale roccioso che è stato spinto attraverso le altre roccie, ossia che è stato « intruso » tra di esse. Persino le imponenti scolature vulcaniche di roccie che ricoprono delle porzioni della superficie della terra sono state accompagnate da « intrusioni » ben anche più voluminose nel disotto della crosta, e non peranco 'ivelate dal logoramento prodotto dall’erosione. « Nell’India antica, delle roccie « intruse », di spessori non ben conosciuti, occupano un’area maggiore di quella occupata dallo strato di lava del Deccan. 1 vasti tratti di roccie granitoidi e di gneiss nella Scandinavia, nel Canada, nel Brasile ed in altre contrade devono grandemente pesare di più che le note roccie vulcaniche di tutte le epoche, e ciascuno di tali tratti è soltanto parte di una massa più grande nascosta » (2). Un vulcano isolato può essere alimentato dal suo proprio serbatoio di « magma roccioso »; e quando in una regione vulcanica considerevole le lave cacciate fuori sono simili per carattere, egli è probabile che al disotto del tratto vulcanico vi sia una sequela di bacini, i quali alimentano i serbatoi minori. 1 piccoli * 12(1) Come per esempio nel Deccan dell’India dove le roccie liquefatte estruse coprono un’area di 200,000 miglia quadrate con uno spessore, stimato variabile tra i 200 ed i 6000 piedi. ‘Ossia Km. q. 5,200,000 di superfìcie coperta da uno strato variabile tra i 6o ed i 1800 in. di spessore). 12) « Naturai History of Igneous Rocks » (Harker). E. S. Ghew 1«