Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/406

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Il regno animale 381 cambiamento ad un’alterazione mondiale dell’atmosfera — un arricchimento od impoverimento del suo acido carbonico oppure del suo ossigeno. È pur alquanto plausibile di trovare un parallelo tra le condizioni atmosferiche alla fine dell’epoca Secondaria, e quelle che esistevano al termine dell’epoca Primaria. Lo sviluppo di vegetazione nel periodo Carbonifero imprigionò l’acido carbonico che era stato tratto dall’atmosfera. Le grandi formazioni di calcare durante il periodo Cretaceo possono similmente aver scemate le proporzioni di quel gaz nell’atmosfera, e cosi aver rese, tanto l’aria quanto l’acqua, meglio atte per i bisogni delle forme di vita più elevate, dotate di sangue caldo, e più attive. Nello stesso tempo questa supposizione ha semplicemente un valore speculativo. II fattore positivo non è già la cagione ma l’effetto. Sia che vi fosse, oppure che non vi fosse un cambiamento graduale di condizioni verso il finire del periodo Cretaceo, non vi ha dubbio che l’effetto mondiale non fosse lo stesso. 1 rettili giganti sia del mare, sia della terra scompaiono gradatamente dalla vita. I rettili sono tanto sensibili alla temperatura che egli è naturale l’attribuire questa loro estinzione ad un abbassamento generale di temperatura ossia refrigerazione (1), ma la flora non dimostra l’evidenza di ciò, nè nell’Europa, nè nell’America ; nè vi è qualche evidenza di un qualche grande cataclisma geografico sulla superficie della Terra, perchè la transizione della vita vegetale dall’una all’altra età è intieramente graduale e moderata (2). (1) « The Age of Mammals », di H. F. Osborn, op. cit. p. 98. (2) Knowlton and Stanton, « Bull. Geol. Soc. Amer. » Voi. Vili, 1897, pag. 127-156.