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384 Lo sviluppo di un pianeta una fauna di mammiferi diversamente modificata. Dai tipi centrali primitivi spuntarono dei rami in tutte le direzioni, con denti, piedi, zampe munite d’artigli, cioè dei rami modificati per trar profitto di ciascuna evenienza possibile per assicurarsi il sostentamento, e nell’adattamento del corpo, delle estremità e dei piedi, alle abitazioni di varie sorta. Più è grande la regione, e più risulteranno diverse le condizioni, e più grande la varietà degli animali. Dai mammiferi primitivi omnivori, oppure dai piccoli insettivori, con semplici denti a breve corona, con piedi corti con artigli, i più recenti mammiferi divergerebbero in quattro direzioni. Essi diverrebbero scavatori, o nuotatori, o dotati di moto veloce, oppure adattati alla vita dell’albero. Nessun esempio è stato trovato di un mammifero che sia stato trasformato da un tipo acquatico ad un tipo terrestre; è sempre il rovescio che avviene. Nè si sono gli scavatori od i corridori mai mossi all 'indietro verso i tipi dall’andatura lenta ; sebbene i rampicatori sugli alberi qualche volta sembrino adottare abitudini terrestri. La seconda legge è quella dell’ « Evoluzione per analogia », un’espressione che comporta la sua propria spiegazione, e che può essere largamente interpretata col dire che i mammiferi nel loro adattamento a condizioni consimili di abitazione o di ambienti in parti diverse della Terra, sono andati replicatamele convergendo verso una rassomiglianza, o sono pervenuti ad una rassomiglianza nella loro forma esterna, e più o meno nella loro forma interna, altrettanto quanto in strutture separate. La terza legge è quella dell’ « Irrivèrsibilità (x) delti) Irriversibilità non esiste in Italiano; è peraltro indispensabile adottare qui un tale vocabolo appropriato ed intelligibile da tutti. (Nota del Traduttore),