Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/412

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388 Lo sviluppo di un pianeta gli ordini ed assunsero le loro forme distintive, rimane un problema non ancora intieramente risolto. Ma un largo delineamento di una soddisfacente generalizzazione va gradatamente compiendosi. Per gran tempo fu supposto ragionevolmente che, dappoiché le più grandi masse di terra nel globo sono nel Nord, il teatro dell’evoluzione dei mammiferi fosse in quell’emisfero, e che da quello essi si fossero sparpagliati verso il Sud. Vi fu, come fu allora supposto, un grande centro nordico di evoluzione e di dispersione tanto di piante quanto di animali. Quand’anche una tale ipotesi fosse eccessiva rimane il fatto indiscutibile che le parti più nordiche dell’Europa, dell’Asia, e del Nord America formarono il più grande centro creativo, probabilmente durante l’età dei Rettili, e certamente durante l’età dei Mammiferi. Ma quest’ipotesi eclettica è stata disturbata dalla scoperta (affatto completamente una scoperta del ventesimo secolo) che l’Africa è stata altresì un importante centro dell’evoluzione dei mammiferi. La più gradita verifica di questa teoria fu ottenuta nel 1901 quando il Dott. C. W. Andrews (x) ed il Sig. Beadnell annunciarono la scoperta di numerosi fossili di mammiferi terrestri negli strati nell’Eocene superiore e dell’Oligocene inferiore, del distretto di Fayum nell’Egitto. Una scoperta tenne dietro ad un’altra, e l’Africa, ben lungi dall’essere un continente che avesse ricevuto dal Nord i suoi mammiferi, si dimostrò essere stato un gran posto di allevamento tanto degli animali che susseguentemente errarono per l’Europa, quanto di altri tipi fino ad ora sconosciuti. Gli antenati degli animali muniti di proboscide (mastodonti ed elefanti) (1) Cfr. C. W. Andrews, « A Descriptive Catalogue of thè Ter- tiary Vertebrata of thè Fayum, Egypt ». London (1906).