Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/441

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La durata dell’uomo 415 una serie di circa ioo° F. (37°,8 C.). Alcune poche miglia al di sopra del pianeta ed a poche miglia sotto la sua superficie, la temperatura sarebbe disastrosa per la vita. Il calore necessario è dipendente dal Sole, ma il regolar quello, per tutto quanto possa esserne influenzata la vita sulla superficie del pianeta, è in intima relazione coll’atmosfera, e colle capacità di proteggente ricoprimento dell’atmosfera. Queste ancora dipendono dai costituenti di essa; e nuovamente qui noi abbiamo un’indicazione del bilancio critico entro a cui l’atmosfera conserva la vita. L’atmosfera del pianeta è di per sè stessa in uno stato di bilancio. Le molecole, di cui sono costituiti i gaz vanno perpetuamente volando a grandi velocità, e quelle che vanno volando alle più alte velocità devono talvolta sfuggire oltre la superficie esterna dell’atmosfera nello spazio interplanetario. Ma se questa idea delle molecole volanti deve essere spinta alle sue logiche conclusioni, noi allora abbiamo da immaginarci il Sole con una grande atmosfera di un genere affine ; un’atmosfera di gran lunga più grande di quella di qualsiasi dei suoi pianeti ; e noi dobbiamo pensare che i di lui strati esterni dei più sottili e sempre più sottili assembramenti di molecole arrivino lontano al- l’infuori, verso i suoi satelliti. L’atmosfera della Terra, cioè i suoi esternamente estremi più sottili assembramenti di molecole, cessano soltanto quando queste molecole passano oltre il raggio di azione della gravitazione Terrestre. Ciò è pur vero delle più remote molecole atmosferiche del Sole — esse cessano di appartenere al Sole soltanto quando esse giungono oltre l’attrazione sua. Ma la Terra è facilmente entro i limiti di gravitazione del Sole ; cosicché noi possiamo concepire il nostro pianeta come giacente entro le sottili, e le più lontanamente estreme, estensioni dell’atmosfera solare. Quindi la Terra, sebbene essa vada accomiatando