Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/47

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CAPITOLO II. L’origine dei satelliti. Orbiti planetarie - Forme dì pianeti - Quantità di moto di un pianeta e di un satellite - Attrito delle maree - Terra e Luna - Separazione della Luna dalla Terra e paragone con essa. Abbandoniamo ora tuttavia la considerazione della temperatura delle sfere incandescenti che erano satelliti del Sole quando questo era ancora una stella di elio; e consideriamo il modo del loro sviluppo. Una illustrazione che illumina cotesto sviluppo è stata fornita da Sir G. H. Darwin nel di lui discorso presidenziale all’Associazione Britannica a Johannesburg (i). Immaginiamoci, egli dice, un sole attorno al quale si muova in un circolo un solo grande pianeta che noi chiameremo Giove. Supponiamo che dopo quello sia proiettata una pietra meteorica od un piccolo pianeta, in un modo perfettamente arbitrario, nello stesso piano in cui va movendosi Giove. Come si muoverà questo terzo corpo ? Sotto le attrazioni combinate del Sole e di Giove, il meteorite percorrerà un tracciato di una complessità straordinaria. In un periodo, cioè quando trovasi a gran distanza sia dal Sole che da Giove, esso si muoverà lentamente; in altri periodi egli correrà come una cometa stretta- mente vicino all’uno od all’altro di quelli oltrepassan- (i) Sud Africa, 1905.