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62 Lo sviluppo di un pianeta bero d’una straordinaria compattezza. Il calore generato liqueferebbe alcune di esse al punto di convertirle in gas; e se vi fosse presente dell’acqua cambierebbe in pomice parte dell’arenaria. Vi era la presenza dell’acqua, come altre caratteristiche dimostrano, ed essa sarebbe stata convertita repentinamente in vapore ad un altissimo potere esplosivo. Il risultato sarebbe stato che ammassi di frantumi persino dello stesso meteorite, sarebbero stati lanciati lontano ed al largo; e sarebbesi formato un qualche cosa di simile ad un temporaneo vulcano. 1 Mari della Luna. Il Prof. Shaler si è ingegnato di dimostrare che in certe caratteristiche della Luna — i maria, o i cosidetti mari lunari — noi vediamo le vestigia di simili commozioni sovra una scala molto più estesa. Una gran parte della Luna è occupata da aree estese, irregolari, indistintamente circolari, che sono relativamente orizzontali e con un contorno più oscuro che non altri campi più scabri. Si trovano su di esse dei piccoli crateri, ma sono poco numerosi. Le pianure della Luna sono apparentemente più prossime a piani orizzontali di quanto noi siano delle aree di territori ugualmente estesi sulla Terra. Se queste pianure sono formate di lava esse sembrano aver inondato sorpassando i limiti loro di terreni più scabri, oppure giungendo solamente contro i limiti stessi, e di aver sommerso alcune delle più antiche formazioni che le limitavano. Il Prof. Shaler indica che non vi è nessun motivo per credere che questi laghi di lava venissero da una canna centrale o da una fessura ; e che non vi è declivio tale, come noi potremmo aspettarci, dal centro del campo al suo margine. Sulla Luna noi dovremmo aspettarci che