Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/116

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se non crudele Amor, se non sdegnoso.

Deh, s’una volta sola
il provassi soave
e cortese e gentile !
Provalo un poco, provalo; e vedrai
com’è dolce il gioire
per gratissima donna che t’adori
quanto fai tu la tua
%
crudele ed amarissima Amarilli;
com’è soave cosa
tanto goder quanto ami,
tanto aver quanto brami;
sentir che la tua donna
ai tuoi caldi sospiri
caldamente sospiri,
e dica poi: — Ben mio,
quanto son, quanto miri,
tutto è tuo. S’io son bella,
a te solo son bella; a te s’adorna
questo viso, quest’oro e questo seno;
in questo petto mio
alberghi tu, caro mio cor, non io. —
Ma questo è un picciol rivo
rispetto a l’ampio mar de le dolcezze
che fa gustar Amore;
ma non le sa ben dir chi non le prova.
Mirtillo. Oh mille volte fortunato e mille
chi nasce in tale stella!
Corisca. Ascoltami, Mirtillo
(quasi m’usci di bocca «anima mia»),
una ninfa gentile,
fra quante o spieghi al vento o ’n treccia annodi
chioma d’oro leggiadra,
degna de l’amor tuo
come se’ tu del suo,
onor di queste selve,