Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/120

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Mirtillo. Si tosto ho da morir?

Corisca. Vedila a punto,
che per la via del tempio
vien pian piano scendendo.
La vedi tu, Mirtillo?
e non ti par che mova
furtivo il piè, com’ha furtivo il core?
Or qui l’attendi, e ne vedrai l’effetto.
Ci rivedrem da poi.
Mirtillo. Giá ch’io son si vicino
a chiarirmi del vero,
sospenderò con la credenza mia
e la vita e la morte.

SCENA SETTIMA

Amarilli. Non cominci mortale alcuna impresa senza scorta divina. Assai confusa e con incerto cor quinci partimmi per gire al tempio, onde, mercé del cielo, e ben disposta e consolata i’ torno, ch’a le preghiere mie pure e devote m’è paruto sentir moversi dentro un animoso spirito celeste e rincorarmi e quasi dir: — Che temi? Va’ sicura, Amarilli. — E cosi voglio sicuramente andar, ché ’l ciel mi guida. Bella madre d’Amore, favorisci colei che ’l tuo soccorso attende. Donna del terzo giro, se mai provasti di tuo figlio il foco, abbi del mio pietate. }}