Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/140

Da Wikisource.
Ergasto. Io vi dirò. Stamane assai per tempo

venne, come sapete,
il sacerdote al tempio
con l’infelice padre
de la misera ninfa,
da un medesmo pensier ainbidue mossi,
d’agevolar co’ prieghi
le nozze de’ lor figli,
da lor bramate tanto.
Per questo solo in un medesmo tempo
fur le vittime offerte
e fatto il sacrificio
solennemente e con si lieti auspici,
che non fur viste mai
né viscere piú belle
né fiamma piú sincera o men turbata;
onde, da questi segni
mosso, il cieco indovino:
— Oggi — disse a Montano —
sará il tuo Silvio amante; e la tua figlia
oggi, Titiro, sposa.
Vanne tu tosto a preparar le nozze. —
Oh insensate e vane
menti degli indovini! e tu di dentro
non men che di fuor cieco!
S’a Titiro l’esequie
in vece de le nozze avessi detto,
ti potevi ben dir certo indovino.
Giá tutti consolati
erano i circostanti, e i vecchi padri
piangean di tenerezza,
e partito era giá Titiro, quando
furon nel tempio orribilmente uditi
di subito e veduti
sinistri augúri e paventosi segni,
nunzi de l’ira sacra,