Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/144

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giri questa oscurissima procella.

Addio, cari pastori,
restate in pace, e voi co’ preghi nostri
accompagnate i vostri.
Coro. Cosi farem, poi che per noi fornito
sará verso il buon Silvio il nostro a lui
cosi devoto officio.
O dèi del sommo cielo,
deh ! mostratevi ornai
con la pietá, non col furore, eterni.

SCENA QUARTA

CORISCA.

Cingetemi d’intorno,

o trionfanti allori,
le vincitrici e gloriose chiome.
Oggi felicemente
ho nel campo d’Amor pugnato e vinto;
oggi il cielo e la terra,
e la natura e l’arte,
e la fortuna e ’l fato,
e gli amici e i nemici
han per me combattuto.
Anco il perverso Satiro, che tanto
m’ha pur in odio, hammi giovato, come
se parte anch’egli in favorirmi avesse.
Quanto meglio dal caso
Mirtillo fu ne la spelonca tratto,
che non fu Coridon dal mio consiglio,
per far piú verisimile e piú grave
la colpa d’Amarilli! E, ben che seco
sia preso anco Mirtillo,
ciò non importa: e’ fie ben anco sciolto,