Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/233

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con che l’astuto Siro inganna il detto Cremete. Può dunque stare non dico l’allegrezza e’l dolore, ma la pietá col riso in una favola stessa. E cosi tutta la somma di questa contraddi- zione si verrebbe a ridurre ad una sola differenza, cioè il ter- ribile, la quale non può mai stare se non in favola tragica, né seco mai alcuna comica mescolarsi, perciocché il terrore mai non s’induce se non per mezzo delle gravi e funeste rappresentazioni; e, dove questo si truova, non v’ha luogo riso né scherzo. Tutte le cose di sopra dette si potrebbono addurre in difesa della poesia tragicomica. Ma io non voglio valermene, e con- tentomi di lasciare alla tragedia i personaggi reali, i fatti gravi, il terribile e ’l miserabile; alla commedia la persona e i ne- g.ozi privati e ’l riso e i motti, come loro specifiche diffe- renze; e vo’ per ora concedere che l’una non entri nella giu- risdizione dell’altra: seguirá egli per questo, che, per essere di diversa spezie, non possano unirsi insieme per farne un terzo poema? Certamente non si può dire che ciò repugni all’uso della natura, e molto meno dell’arte. E, cominciando da quella, non sono elleno due distinte spezie quella del cavallo e quella dell’animal indiscreto? Certo si; e pure d’ambedue loro se ne fa la terza del mulo, che non è né l’uno né l’altro. Il medesimo si può dire della licisca, di lupo nata e di cane, che non è né lupo né cane. E cosi della «terza natura», proce- dente dalla fagiana e dal gallo, dalla volpe e dal cane, e di tante altre che ne porta Aristotile ne’ suoi libri della Gene- razione degli animali , dov’egli con tale occasione vien dichia- rando il proverbio, allor molto trito, che l’Affrica apporti sempre alcuna cosa di nuovo, dicendo esserne la cagione i vari congiungimenti degli animali di diversa spezie, che per penuria d’acqua si riducono tutti a un luogo per estinguer la sete. Ma forse si potria dire che queste terze nature nascono dalla rimescolanza de’ semi e non de’ corpi, e che sono opere di natura e non d’arte, si come quelle di che si tratta; e però passiamo all’arti e ai suoi misti, fatti di corpi solidi e di natura diversi. Il bronzo si fa di rame e di stagno, e vi