Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/294

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propri della drammatica poesia, quand’ella è piena di sugo, imitatrice di vivi fatti e non di morte parole. E però, consi- derando il grande Aristotile che l’unitá, maravigliosa e neces- saria parte d’ogni poema, riesce tanto maggiore e piú artifí- ziosa, quant’ella, a guisa di ricca gemma, in corpo picciolo si ristringe, non dubitò d’antiporre la tragica all’epica poesia, maggior di corpo certo e di tempo, ma di diletto e d’artifizio di gran lunga minore.