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il 1363 e il 64; ma nell’Estimo del 1393 si dicono «partiti», e andati a stare a Firenze «già è tre anni passati1». Ed erano in Firenze a studiar legge nel 1386, quando presentavano alla Signoria questa petizione.


    con un lastrone di marmo, dentrovi la figura del morto, e questa leggenda: hic iacet egregivs legvm doctor d. nicholavs de torelli qvi obit anno domini mccclxxxviii. die xxi mens. avg. L’arme sua consiste in un campo balzano diviso da una fascia color d’argento, entrovi tre piccoli bastoni color d’oro: nella parte superiore dello scudo è un toro passante, situato sopra la detta fascia, da sinistra a destra, di colore azzurro in campo d’oro; e la parte sotto la fascia è tutta azzurra. Diversifica quindi da quella che usò messer Torello; la quale nella sepoltura di Santa Croce si compone d’un campo azzurro diviso da tre fasce d’ oro caricate di un’onda, e nel Sigillo è ripetuta tal quale, come mostra il disegno.
       d) Ser Bonaccorso, nell’Albero citato, porta l’anno 1352.
       e) Nel Libro de’ becchini (Archivio centrale di Stato), sotto di 12 agosto 1400 è registrata, come sepolta in Santa Croce, una fanciulla di Torello da Prato.
       f) Fu matricolato all’Arte della Seta nel 1420, e in quella della Lana nel 1429. Ebbe sepoltura in Santa Croce il 29 settembre 1430, come si rileva dal Libro de’ becchini sopra citato. Il Manni (Sigilli antichi, XXVI, 63) lo chiama «Niccolò il giovane», rispetto all’avo, e lo dice «abitante nel popolo di S. Stefano della Badia Fiorentina».
       g) Di questo Messer Francesco si trova, che fu sepolto in Santa Croce.
       h) Il Manni (Sigilli antichi, XXVI, 63) lo fa erroneamente fratello di messer Torello e di messer Bonaccorso, mentre si trova detto Iacopo di messer Torello; e tale dovè essere veramente, se il Manni stesso lo dice (sulla fede di Piero Monaldi) «cavaliere a spron d’oro, e del supremo fiorentino magistrato de’ Signori nel 1461, descritto prima all’Arte del Cambio nel 1456». Sposò Nanna di Lorenzo Spinelli. Ebbe anch’egli sepoltura in Santa Croce.
       i) Sepolto in Santa Croce il 26 gennaio 1461, come si ha dal citato Libro de’ becchini.
       l) Sposò Maddalena d’Antonio Falconieri. (Archivio centrale di Stato. Prestanze e Monti. Doti, libro rosso dal 1483 all’88, a c. 693)
       m) Ebbe in moglie la Lisa di Tommaso Frescobaldi. (Archivio cit.; Lib cit., a c. 279.)

  1. Archivio centrale di Stato. Capi di famiglia del 1393. Quartiere S. M. N., porta S. Trinita di Prato.