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Articolo VI. Sarà in facoltà del Console di richiamare agli ordini, e dichiarare inclusive sciolta la seduta, quando le discussioni gli sembrassero oltrepassare i limiti della convenienza e della urbanità.

Articolo VII. Il giorno e l’ora delle tre suddescritte sedute saranno fissati dal Console, e il Segretario ne renderà avvertiti i soci col consueto avviso quindici giorni avanti.

Articolo VIII. L’affissione del consueto cartello alla porta esterna soltanto delle stanze accademiche renderà avvisato il pubblico, due giorni avanti, dell’ora precisa della seduta.

Articolo IX. Nell’ occasione di queste adunanze viene esclusa qualunque pompa e decorazione, come musica ec.

Articolo X. Se taluno non accademico vorrà leggere alcuna cosa, potrà farlo, rendendone però anticipatamente avvertito il Console, ed osservando ciò che in riguardo a censura prescrivono le Costituzioni accademiche.

Poche tornate si fecero in quell’anno 1840; e a’ 20 dicembre fu l’ultima, nella quale io ultimo lessi la biografia di un valente umanista del secolo scorso. L’Accademia poi tacque; ma quel rinnovamento di studi e di pensieri non fu senza frutto, e il ripensarlo m’è caro.

15.

SIGILLO DI LORENZO BARTOLINI

statuario.

§ 1. In Savignano, nella Val di Bisenzio, una delle quarantotto ville ond’era un tempo diviso il territorio di Prato; dove nel 1475 nacque (come narra il Vasari) Bartolommeo dipintore, frate poi in San Marco e volgarmente chiamato Baccio dalla Porta; ai 7 gennaio del 1777 nacque il primo scultore che abbia avuto l’Italia nel nostro secolo. Trovo che alcuni, parlando di Lorenzo Bartolini, pongono erroneamente Savignano nella già contea di Vernio, che fu