Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/108

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quante volte troviamo quelli conformati al pari di queste. —

— Non si dolgano le bestie di andare prive di favella continua, anzi ne appicchino il volo al santo protettore, conciossiachè in questa maniera non sia loro saltato il ticchio in testa di dettare leggi d’istituire tirannidi, e di buttar via la propria libertà. —

— Se l’uomo conoscesse gl’incomodi di andare ritto su due piedi, non s’incontrerebbe persona dabbene la quale non camminasse con le mani e co’ piedi. — Gli Uccelli non cantano mai in falso, gli uomini favellano in falso, sempre, o per lo meno spessissimo.

— Se vuoi piegarti a studiare il corpo umano conoscerai facilmente cotesto cassapanco composto di ordigni le più volte guasti prima che messi in opera. —

— La rettitudine del giudizio non l’hai a cercare negli uomini, bensì nelle bestie; queste non isbagliano mai, e se pure sbagliano, egli è per colpa degli uomini. —

Ultimo a comparire fu Monsieur Flourens, (uno dei cervelli del mondo) che in certo libro intorno allo Istinto degli Animali disse, la memoria e la intelligenza predominare nella infanzia di tutte le bestie salvatiche le quali