Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/136

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di faccia onesta, che a quanto sembra affretta il passo, come persona che abbia faccende tra mano: allo svoltare di una siepe le saltano addosso due vecchie inviperite che la percuotono sul capo, la stramazzano, e cavato fuori il coltello, dopo averle avviluppate le gonnelle intorno la vita, le tagliano... Non vi rimescolate di grazia, che il caso è meno brutto di quello, che temeva ancora io; le tagliano un pezzo di camicia, il quale straccio applicato su lo stomaco ad una di coteste megere, la guarirà del mal di occhio, che da due anni a questa parte la travaglia; ed ella dubita che glielo abbia gittato addosso per astio la povera massaia59. Se ciò mi accade su i confini, pensa quello, che mi aspetta a Madrid; molto più, che armeggino quanto sanno, da cotesto paese l’aria muove sempre, impregnata del léppo, che uscì dai corpi arsi per opera del santo Officio; perciò faccio conto di voltare il groppone, e tornarmene a casa mia più che di passo.

In mezzo alla bruma rosata appariscono adesso le vette dei patrii monti tinte in bel colore mavì; dove ne posino le falde non è chiaro: se tu non li puoi dire cosa celeste,