Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/138

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in tasca, giudico di non avere buttato via la fatica e i quattrini. —

Dunque poniamo mano allo inventario. Da che parte incomincerò io? Da capo o da piedi? — Di mezzo o da parte? — Ahimè! Questo secolare spartimento attesta peggio che barbarie; egli è segno espresso di codardia. Pur troppo ecci una gente scema, che corrompere ed essere corrotto chiama civiltà! Dio la disperda col soffio, col quale disperderà i nemici nostri. Intanto finchè alla Italia soffre il cuore di sostenere nel mondo le parti di Anguilla, di avviamento al meglio non vo’ sentirne favellare nemmeno. E dico le parti di Anguilla, conciossiachè per molto cercare, che abbia fatto, non mi sia occorso paragone più puntuale di questo. Invero, l’Anguilla si compiace sguazzare nell’acqua; dall’Isonzo e dal Varo fino a Trapani allietano la Italia mia i mari Adriatico, e Jonio e Tirreno: l’Anguilla capitata in mano agli uomini è ridotta in tocchi; in pezzi contemplate anche l’Italia: i tocchi dell’Anguilla infilano nello spiedo; i frammenti d’Italia tiene insieme la catena degli Appennini, che lo serve come di schidione: perchè i tocchi