Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/220

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fatto fondamento nelle esortazioni loro, e: — potentissimo Sire, gli avrieno favellato, bada che le conquiste della pace sono le sole durevoli, rispetto alle altre la carne non vale il giunco; ne darai e ne riceverai; se tu farai le pesche agli Alleati, gli Alleati le faranno a te, e così dopo esservi laceri da una parte e dall’altra vi troverete peggio di prima. Tu non puoi reggere la gente che possiedi, perchè vuoi crescere l’armento? Procura di felicitare i popoli posti dalla Provvidenza sotto il tuo scettro; quando lo avrai fatto, se ti resterà tempo penserai agli altri. Il Dio delle battaglie, il terribile Sabaoth, che entra per tre volte nel Tedeum, hai da sapere che porta capo di Asino; quelle, che lo circondano e a te paiono fronde d’alloro, avverti bene, sono asinine orecchie; a questo pensa nelle solenni meditazioni e trema di avventarlo a desolare la terra. —

Ma poniamo ancora che quanto venni esponendo sia baia: buttiamo tutto a monte; or vo’ vedere, o rabbino Haseo, come ti schermirai alla domanda che ti faccio; — dimmi, se la sai, la causa che spinse Moisè a spaccare le tavole della legge sopra la testa dei figli d’Israele? Eccolo eccolo scritto nel capitolo XXXII doll’Esodo, e non si può stingere: causa ne fu il vitello di oro, che, lui assente, si costituirono Dio. Ora io dico; se i discendenti di Abramo adorarono un Vitello, oh perchè non possono avere venerato