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un Asino? Non ci corre mica un tiro di schioppo fra l’Asino e il Bue. Certo questo ha le corna, ma oltrechè in materia di santità le corna non fanno caso, io che come filosofo sperimentale ebbi vaghezza di assaggiarle tutte, mi provai una volta di apparire nel mondo con un paio di corna in capo, e Fozio nella Biblioteca, e Filostrato nella vita di Apollonio Tianeo ne porgono testimonianza122: Eliano lo descrive esponendo le maraviglie delle corna e di lui, e non poteva fare a meno123.

Il Cuvier, sperpetua vera di ogni portento, si ruppe l’ugola a negare le corna all’Asino, come se le fossero sue, e ardì sostenere addirittura che Asini con le corna non ce ne potevano essere e non se n’erano mai visti. Non se n’erano mai visti? Sicuro eh! quando si appicca il cervello coda all’aquilone e si manda a viaggiare per aria, gli Asini con le corna non si possano vedere, ma io ai tempi miei ne incontrai non pochi a Livorno, parecchi a Pisa, moltissimi a Firenze, nè in Francia certo, specialmente a Parigi, erano reputati miracoli. Le corna, signori miei, spuntano fuori da un momento all’altro così alle Bestie come all’uomo, e ne sia prova quell’antico Genuzio Cipo pretore, il quale passando le porte di Roma sentì crescersi all’improvviso due corna in capo; su di che consultati gli auguri risposero: sarebbe stato re se tornasse in Patria.