Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/33

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diere di mano ad altri morti, si attentò di andare a drappellarle fino su le sopracciglia del Gigante per provocarlo a tenzone. A suscitare così generosa baldanza, o che ci era voluto? Niente in verità: la certezza, che il Gigante, per non essersi messo anche le braccia al posto, non si poteva grattare la testa.

E qui importa notare come taluni dei morti si fossero fatti ab antiquo seppellire avviluppati nelle proprie bandiere quasi lenzuoli funerarii, ma questi apparivano pochi, e desti al fracasso, levarono il teschio su fuori del sepolcro, si fregarono gli occhi e guardarono, poi sbadigliarono, tornarono a fregarsi gli occhi, e guardarono da capo; finalmente data una giravolta sul fianco mormorarono: — lasciateci dormire tuttavia. —

In quanto a me spalancai, maravigliando, l’occhio sinistro riconquistato contro la occupazione dei vermi, perchè in fede mia costoro mi parevano in tutto i vivi dei tempi miei....

Indi a cinque secoli il Gigante, quando ce lo aspettavamo meno, ecco proruppe