Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/176

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ma. Tiberio donò dugentomila sesterzii ad Asellio Sabino, il quale compose il dialogo tra il Fungo, il Beccafico, l’Ostrica e il Tordo che si disputavano il primato, mentre faceva bruciare le storie di Cremuzio Cordo e mettere a morte chi le leggesse. Esempio antico dalla liberalità del tiranno, quantunque avaro (e Tiberio era avarissimo), verso gli scrittori di cose frivole o lascive, e di rabbia contro cui scuota con forti parole le catene dei servi; e ciò va d’incanto, però che i primi sovvengano al tiranno nell’opera della oppressione, i secondi lo avversino, nè il tiranno possa starsi sicuro finchè non abbia sigillato la bocca ai generosi e gittato in mare il sigillo254. Però mentre durai in vita non rifinii mai di ragliare: — o popolo, ama e venera qualunque si faccia a rampognarti i tuoi vizii, che molti veramente sono e incomportabili, conciossiachè quegli desidera la dignità e prosperità tue: abborri poi chi ti piaggia scusandoti e addormentando la tua coscienza: costui, ci è caso, che abbia inviato lo straniero dominatore per avvelenarti. Nelle plebi stupidamente guaste non incontrai fortuna; nei giovani magnanimi, onesti, modesti e virili a cui il ben piacque sì, ed oltre la speranza.

Asellio Claudiano e Marco Asellione, rammenta la storia, patrizii ammazzati senza processo da Settimio Severo imperatore, e fu tenuto dei buoni; ed a ragione, perocchè