Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/177

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meno scellerato assai di Caligola, di Tiberio e degli altri: nè la bontà del tiranno è di altra fatta: cui meno sbrana abbi per ottimo255. Anzi un solenne patrizio studioso di toccare le colonne d’Ercole della sua riverenza per noi, fece in maniera di essere appellato Lucio Bestia, quasi Panteon di quanti animali vivono al mondo, e noi grati all’animo benevolo, volendo in qualche parte guiderdonarlo, lo donammo della nostra eloquenza, ond’ei riuscì tale che, se non fosse altro, in voce la impattò con Marco Tullio, per la quale cosa Catilina lo deputava a ribattere la orazione del consolo, avvertendo i congiurati che la perorazione ce la farebbero essi con la strage dei Senatori256.

Dei cristiani in generale, e dei frati in particolare, già dissi e lo allegai in argomento della religione mia; per causa di onore, si mostrarono propensissimi sempre di tormi in presto il nome i Fiorentini, quantunque non lo abborrissero nè manco gli altri italiani, come ne porgono esempio gli Asinelli che fabbricarono a Bologna la famosa torre pendente, e gli Asinacci di Parma, di cui messere Alighieri fu cittadino grande e molto innanzi nella grazia di messere Galeazzo Visconti257. In Firenze dunque il nome di Asino e Mulo equivalse un giorno a quello di Lapo e di Bindo. Durante il secolo di oro della repubblica fu celebrato assai messere Asino, fratello del magnanimo