Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/220

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ridotta in servaggio renunziò a generare, e un giorno me ne disse le ragioni, le quali sono due, e magnanime del pari: la prima per non consegnare ostaggi in mano alla tirannide, la seconda per impazienza dell’esame inverecondo dell’uomo. Che più? Colpa era nostra se togliendoti ai boschi con ogni maniera di eccitamenti ci stimolavate a consumare davanti alle vostre femmine e a voi l’atto della generazione, affinchè i vostri pigri sensi destandosi e il sangue meno circolando inerte dentro le vostre vene vi dessero abilità di mettere stentatamente al mondo un figliuolo come un fico annebbiato? Per ultimo in Francia, e tu sai, quando si rammenta Francia, egli è come dire il non plus ultra della sapienza, della gentilezza, della civiltà eccetera degli uomini (almanco così ci facevano sapere gli stessi Francesi), alla corte del re cristianissimo, in mezzo ad una pleiade di matrone e di donzelle certo ufficiale portava ostensibilmente in rilievo sopra la punta delle scarpe la immagine del Dio Priapo per insegna della sua carica ch’era di sopraintendere alle cortigiane cioè femmine di partito ed aveva nome re dei ribaldi316; in seguito il re dei Francesi lo tolse via; dicono per astio, dacchè egli vedesse ogni di più i suoi sudditi, disertata l’ombra dei gigli di oro, ripararsi a quella delle scarpe del re dei ribaldi.