Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/73

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altro che di muschio, bensì da una specie di Gazzella cui in certo tempo dell’anno nasce in torno al bellico in modo di apostema. Origène meritamente reputato dottore di santa madre Chiesa e dei buoni leggendo quel passo del Testamento nuovo, che dice — beati qui se castraverunt propter regnum celorum — volle tradurlo ad litteram tagliandosi i granelli; era meglio lo volgarizzasse alla libera; ma tanto è, nessuno valse a levare dalla mente di cotesto benedetto dottore la fantasia che co’ testicoli addosso non si poteva entrare in paradiso; e sì che i sacri Canoni condannarono la sua dottrina e statuirono, che senza il corredo di quelli i preti non si potessero neanche chiamare preti. Invero quel tale da Forli, a cui Messere Dolcibene fece:

Ziffe, e conciollo pel dì delle feste179.

s’ei volle dir messa gli ebbe a riscattare per lire ventiquattro di bolognini, come racconta Franco Sachetti nella Novella ventesima quinta: e se a prete Rocco, che li portava al collo dentro una borsa, fu dato ad intendere ch’egli avrebbe potuto dire messa così bene come prima che la Ginevra glieli mangiasse pigliandoli in iscambio di fichi secchi, ciò fecero perchè per la tristezza non si buttasse via e non già perchè fosse vero180. Qui però eccone capitare un’altra di nuovo