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Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/101

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compartiva la forza di ammazzare, solo com’era, mille Filistei nella pianura di Lehi tutti di un fiato senza neanche trattenersi a prendere una presa di tabacco? La mascella dell’Asino. Lo puoi negare? No certo, che tu non lo negherai. Egli medesimo, tuttochè di estrema gagliardia si sentisse dotato, non sapeva capacitarsi del fatto, onde saltando come trasecolato strillava: — con una mascella di Asino un mucchio! due mucchi! Con una mascella di Asino ho ucciso mille uomini438!

In altri tempi e fra gente diversa chi la ritirata famosa dei dieci mila protesse? Chi da Babilonia per mezzo a tante fortune e barbarie di popoli agresti, incolumi alla cara Patria gli restituì? Senofonte, il quale (sebbene sia andato all’inferno per non aver creduto in Cristo, che venne dopo di lui) mostra essere stata quanta onestà fosse al mondo in quei tempi, non usurpa per sè tutta la gloria della ritirata: anzi non lo tenta nemmeno e narra come un repentino timore panico caduto sopra i soldati affranti dalla fatica gli spingesse a sfilarsi con manifesto esizio dell’universo esercito. Allora un Asino ispirato da Minerva (a quei tempi la parte, che sostenne poi la Madonna del Buon Consiglio presso i Cristiani, la faceva Minerva) sacrificandosi alla comune salvezza incominciò a fuggire, e Clearco capitano sagace e di partiti ricchissimo, colto per aria il